sabato 5 maggio 2007

24 - PER LANCIARE IL TEMA DEL PROSSIMO NUMERO...


Chiacchiere sciolte

WONDER WOMAN SOCIAL CLUB
Siamo tutte belle magre riposate e di successo!

Marina: - A volte penso quasi di vergognarmi di scrivere quello che veramente ho avuto dentro in certi momenti, ma nello stesso tempo penso che sia giusto scriverne e divulgarlo. A volte credo che si finga troppo e poi... e poi... si esploda. O forse è solo la mia esperienza?
Laura: - Corriere della Sera, 5 dicembre 2006 - “Una madre addolorata, ma incapace di descrivere il suo dolore". "Una donna concentrata su se stessa, priva di capacità empatica, che non sa comunicare neppure con il proprio partner". Di chi si sta parlando? Di me? Di te? Stavo leggendo il giornale, poco fa, e questo è l'esordio di un articolo di cronaca, che continua così: "Una mamma sempre pronta ad idealizzare la sua condizione di madre, che nasconde a se stessa le difficoltà di avere due figli piccoli, che compie azioni per ripristinare l'autostima, che ha rimosso il delitto ed è convinta in buona fede di essere innocente". Ah, sospiro di sollievo. Non sono io. È la mamma di Cogne...

Marina: - Ma nascondere la difficoltà di avere e crescere dei figli fa parte di questo modus vivendi, di questa società che ci vuole tutte belle magre riposate e di successo? Se sono in difficoltà allora ho fallito, sono una fallita, mi credono una fallita? È forse perchè guardiamo così tanto la televisione e la pubblicità, invece che guardarci dentro? Poi i bambini crescono e le difficoltà diminuiscono… O cosa? Qualcuno mi risponda.

Cristina: - La televisione non c'entra, io non la guardo eppure come tutte noi sento che - anche se faccio di tutto per infischiarmene - il giudizio della società pesa addosso a tutte le madri: che devono essere madri mogli manager - al lavoro e a casa - figlie e ovviamente belle magre affascinanti e guai a mostrare cedimenti. Eccheccavolo, siamo tutte Wonder Woman? Quando i figli crescono le difficoltà non diminuiscono, solo cambiano: diminuisce l'accudimento fisico, ma si creano reti più sottili di relazioni e necessità che vanno ascoltate e rispettate e, anche se apparentemente si acquisisce un po' più di libertà, si devono fare i conti con cose non dette, bisogni silenziosi, equilibri da mantenere, disponibilità da offrire...

Laura: - Non saremo noi quelle che aspirano ad essere "belle magre riposate e di successo"! Che detto così tutto d'un fiato definisce un clichè. Non escludo poi che anche noi siamo belle e che il successo, magari, alla fine arrida proprio a noi che abbiamo cercato le nostre strade. Chi lo sa? Non mi sono mai sentita di quelle "belle magre riposate e di successo", adesso ho addirittura un gusto un po' perverso a vedermi e compiacermi di essere vecchia, ciccia, stanca e un po' fuori di zucca. Come si dice: bandiera straccia, onor di capitano. A me piacciono le facce stropicciate e gli sguardi profondi, che vagano inquieti quando frugano dentro di sé e guardano con attenzione all'interlocutore quando sono in ascolto. Se vi rincontrassi belle stirate e dipinte, diffiderei di voi…
Judith: - Ma che cos'è il successo? Io ancora non ho risposto del tutto a questa domanda, però per me sicuramente fa parte del successo smetterla di dipendere dal giudizio degli altri, e non farmi condizionare. Difficile, ma fondamentale

Giuliana: - La settimana scorsa il 'Financial Times' (ripreso poi dal Corriere) scriveva che adesso tra le donne al top apparire vecchia è quasi peggio che essere grassa. E quindi via a botulino, super creme, lifting e quant’altro. Altrimenti al top non si resta. Insomma, girls, buona parte di queste bellone che si vorrebbero senza età sono frutto del chirurgo o del maquillage. Spesso sono solo donne per cui è un dovere apparire costantemente in forma. Quindi ancora più stressate di noi che almeno possiamo permetterci rughe, occhiaie e quant'altro
Judith: - Per quanto riguarda le donne belle, se qualcuno non lo sa anche le modelle giovanissime che vediamo sulle foto di tutti i giornali non esistono. Non pagano soltanto bravi fotografi e truccatori per fare le immagini. Esiste anche la "post produzione". Si ritocca tutto al computer: si allungano le gambe, si tirano su le tette; ho visto addirittura un tizio passare ore a togliere tutte le lentiggini dalla faccia e dal corpo di una modella in bikini: ma dico, non potevano sceglierla senza lentiggini? La follia di tutto questo è che noi vogliamo somigliare a loro. Ma come è possibile se non somigliano nemmeno a se stesse? Forse i maschi sono ancora un po' liberi, ma ho letto studi sugli adolescenti che sostengono che il problema dell'immagine tocca anche i giovani ragazzi. Non si tratta soltanto della nostra libertà, ma di quelli dei nostri figli; l'immagine del proprio corpo a quindici, vent’anni anni è fondamentale, vi ricordate? Io vivo molto meglio il mio corpo ora che non allora, eppure oggettivamente ero più bella.

Marina: - Il mio lato oscuro è venuto fuori proprio nei momenti in cui mi sentivo il giudizio degli altri addosso, quando mi sono sentita di dover recitare troppi ruoli in una volta.

A proposito di ruoli, vi racconto una cosa che mi è successa. L'altro giorno ho preso una multa. Ero in macchina con tutti e tre in autostrada e non so chi piangeva o i lamentava e io sono passata da una corsia all'altra senza mettere la freccia. Polizia a sirene spiegate che con l'altoparlante mi chiede di accostare. Io d'istinto accosto a destra. Peccato che qui si guida dall'altra parte e dovevo accostare a sinistra. Morale: 150 dollari di multa. Il poliziotto mi fa la ramanzina e poi mi chiede serio: che lavoro fa? Be’ - gli ho detto - la mamma, la moglie, la figlia, la sorella, l'amica, la tassista, la cuoca... - e lui rideva.
Ha cercato di stare serio, ma era impossibile, poi si è contenuto e mi detto: Scriverò housewife. E io: - Scriva quello che vuole, per me può scrivere anche madre moglie figlia sorella... - e giù a ridere.
La multa me l'ha data lo stesso e mi ha detto che se non l'avessi pagata mi avrebbero arrestato. E sapete cosa ho pensato? - Così almeno mi riposerei un po'...
Ma questo non gliel'ho detto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie