sabato 5 maggio 2007

10 - UNA GRAN TERAPIA


G., mamma
Ogni volta che succede, poi chiedo perdono a Dio per il mio assurdo ed incomprensibile comportamento e per non essere la mamma che avrei tanto voluto essere. Invece è a te che devo chiedere perdono, a te che sei così piccola, così indifesa, a te che non fai nulla di male, se non ciò che fanno e che chiedono tutti i bambini. Ma com’è possibile, mi chiedo, che la creatura che più amo al mondo, quella per cui darei la mia vita, sia la stessa creatura che fa scatenare questa reazione, che mi trasforma in un essere che non conoscevo e che mi spaventa tanto? Perchè mi trasformo in questo modo? A volte mi sento una sorta di Dott. Jekyll e Mr Hyde! E poi, dopo che la “trasformazione” è passata, cerco di guardarmi dal di fuori e di rivedermi in quello stato e mi vergogno terribilmente. Per fortuna, tu ancora non ti rendi conto (forse) della rabbia che si impossessa di me, quella rabbia che nasce dal profondo, che evidentemente arriva da pensieri tenuti troppo dentro, da necessità mai svelate, dall’orgoglio che non permette di chiedere mai aiuto, dalla stanchezza, dalla mancanza di sonno, dalle giornate e dalle notti troppo lunghe senza l’aiuto di nessuno, dal fatto che credevo di farcela anche da sola e che invece non riesco ad ammettere che da soli è davvero dura...
Ma se mi vedesse qualcuno quando mi trasformo? Chissà cosa penserebbero di me? Magari, con aria molto preoccupata per le sorti della mia bambina, mi consiglierebbero di farmi vedere da qualche specialista…
Ma che specialista? Bisognerebbe solo avere il coraggio di ammettere, di sputare il rospo, di chiedere e di trovare un po’ di tempo per me. Un’ora di tranquilla passeggiata per negozi, magari il parrucchiere ogni tanto, una serata al cinema, solo una di queste cose, sarebbe una gran terapia, altro che specialista!
Se è vero che i bambini sono piccoli una volta sola, so che un giorno rimpiangerò tutto delle tua infanzia, anche i momenti più difficili e allora mi farà ancora più male pensare che tante volte ho ceduto e dato libero sfogo alla rabbia proprio davanti ai tuoi occhi, buttando via in malo modo del tempo che invece doveva essere prezioso per cose di certo migliori.
Sto facendo del mio meglio per non ripetere o almeno ridurre al minimo questi momenti, tu non meriti una mamma arrabbiata, una mamma cattiva. Sei un tesoro, il mio tesoro, devo farti stare bene, devi vivere il tuo mondo di cucciolo, che io non ho il diritto di contaminare con le problematiche dei grandi, fatte di poco tempo per fare tutto, fatte di preoccupazioni per non riuscire a portare a termine ciò che invece si dovrebbe, fatte di fretta costante, di stanchezza e di troppo poco tempo da dedicare alle coccole ed ai giochi con i propri cuccioli.
So che non sarà facile, so che ci ricascherò di nuovo, ma ti prego di non pensare mai e poi mai che la mamma non ti vuole bene, la mamma è un essere umano e, come tale, imperfetta e quindi destinata a commettere molti errori…
Ma ricordati sempre che ti amo, ti amo, ti amo!

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