sabato 5 maggio 2007

8 - SOFFOCO


B. D., mamma
Per quel che riguarda i lati oscuri della maternità, che dire? All'inizio ti senti semplicemente soffocare. Non sempre… quando l'attacchi al seno ti viene anche da urlare e/o piangere - le prime settimane fa malissimo! E se consideri che Bianca era sempre attaccata... Ma il dolore poi passa (i capezzoli ora sono a prova di piercing) mentre il senso di soffocamento ti accompagna per un po'. Quando Domenico tornava dal lavoro e gli chiedevo di tenerla perchè ero stanca mi son sentita più volte rispondere che ero io quella a casa in maternità (col prossimo ci sta lui, così vede) e che se avesse avuto la tetta l'avrebbe tenuta volentieri tutto il giorno... (sempre per il prossimo figlio gli regalerò quei dispositivi per l'allattamento artificiale che consentono anche di stimolare il seno, come si chiamano?). Io desideravo solo fare la pipì da sola, farmi una doccia e magari mangiare qualcosa. Troppe pretese? È inutile, non capiscono. Non capiscono cosa voglia dire "sentirsi soffocare", non avere più la libertà di scegliere quando mangiare o lavarsi, compiere le azioni più elementari. Ma anche questo si è risolto nei primi mesi. Dopo sono diventata mamma, stop. Una mamma libera! E talvolta faccio ancora doccia e pipì in compagnia, ma non ho la fretta di prima e soprattutto non mi sento più soffocare (Bianca ha ventun mesi).

Un altro lato oscuro, per me, è stato il cambiamento del rapporto di coppia. Come se non fossi preparata! Lo dico sempre alle coppie che fanno i corsi di accompagnamento alla nascita da noi in associazione ( L'acchiappasogni, Parma ), ma viverlo è diverso. Non si è più coppia, si diventa una famiglia e per tutto il primo anno Bianca é stata la mia priorità, su tutto e tutti. Domenico diceva che ero una bravissima mamma ma come moglie… lasciamo perdere.
Il rapporto di coppia che cambia: all'inizio avevo occhi (e corpo) solo per Bianca; non che sia mai stata particolarmente attenta e prodiga nei confronti di Domenico(si è sempre arrangiato molto, soprattutto in cucina) ma dopo il parto sono anche peggiorata. Effettivamente l'ho un po' trascurato, soprattutto non avevo voglia di parlare di noi anche perchè si finiva sempre col discutere, e inutilmente. Così ci siamo un po' trascinati, in certi momenti ho pensato che stessimo "scoppiando"… Ma non è successo e col nuovo anno siamo partiti più carichi di prima. Da quando sono rientrata al lavoro inoltre mi sono dovuta inevitabilmente staccare da Bianca e il rapporto tra lei e Domenico ne ha sicuramente beneficiato. Per lui è molto gratificante riuscire ad occuparsi di lei in toto, devo ammettere che su tante cose è anche più attento e paziente di me!

Personalmente il periodo più difficile è stato quando, tra ottobre e gennaio 2007, Bianca si è ammalata a ripetizione e anch'io fisicamente e psicologicamente ero a pezzi.
Difficile gestirla, difficile interpretarla, difficile scegliere cosa fosse meglio e difficilissimo fare tutto questo in sintonia con mio marito. Lui più razionale e pratico, desideroso di risposte sicure, magari del pediatra; io istintiva come sempre e poco incline a "fare come dice il pediatra", non per partito preso (non solo, per lo meno). E poi si è dormito molto, molto poco! E quando si dorme poco tutto è più difficile.

Qualche difficoltà l'ho avuta anche con lo svezzamento, qualche frustrazione quando non mangiava le pappe bio che avevo amorevolmente preparato solo per lei mettendoci un sacco di tempo, andando come sempre contro il parere del pediatra che mi consigliava omogeneizzati e cremine precotte. Quando un bambino non mangia tutti vanno in crisi, nonna, papà… e la colpa è solo tua che vuoi fare così,"che sei testona", "e tua cognata ha fatto diversamente e infatti i tuoi nipoti mangiavano tutto e da subito", "e la colpa è anche della tetta, che dovevi togliere mesi fa!".
Non vado oltre. Adesso, che da un bel po' non si ammala (grazie anche a un bel trattamento di rinforzo del sistema immunitario su consiglio del nuovo pediatra omeopata), mangia come un maialino, da sola, di tutto (bio e non bio) e quando non mangia non andiamo più in crisi perchè ha messo le sue belle riserve.
E soprattutto prende ancora la tetta, quando vuole, e nessuno mi dice più niente perchè lo fulmino solo con lo sguardo!

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