sabato 5 maggio 2007

17 - LATI OSCURI NELLA PATERNITA' ?


A. M., papà
Con questo breve intervento vorrei tranquillizzare i neo-papà della Casa di Maternità, dall’alto della mia tripla esperienza.

Ebbene, bisogna sapere che, a parte alcuni aspetti secondari
(come la paura che la tua donna diventi troppo mamma;
il peso del nuovo ruolo;
il non capire quale debba essere questo nuovo ruolo;
la paura che potresti diventare come tuo padre;
il pensiero di non aver fatto tutto quello che una coppia senza figli può fare e che ora sia troppo tardi;
la paura di non essere più l’unico per i suoi occhi;
il sentirti dire da tutti e aver visto in mille film che niente sarà più come prima;
il ricordo di un verso di una canzone che sentivi quando certe cose erano lontanissime: “com’è difficile restare padre quando i figli crescono e le mamme imbiancano”;
il dover ammettere di non essere più un ragazzo;
il pensiero affascinante ma anche inquietante che un figlio è per sempre;
il sentire dire da tutti che la figura del padre oggi è in crisi;
la prospettiva che non ci sarà più tempo per il sesso;
la consapevolezza di non conoscere ninne nanne o favole della buona notte, forse perché nessuno te le ha raccontate;
la coscienza che avere figli è anche un viaggio dentro se stessi, che non puoi sapere cosa scoprirai;
la consapevolezza che non sta per accadere un nuovo fatto nella tua vita, ma che è la vita stessa che sta virando;
l’inquietudine, infine, di non sapere chi o cosa sarai dopo per te stesso e per gli altri),

a parte questo, dicevo,
NON CI SONO LATI OSCURI NELL’ESPERIENZA DELLA PATERNITÀ!

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