sabato 5 maggio 2007

5 - SONO A PEZZI


A. C., mamma
Sono a pezzi.
È l’unica cosa che dico quando mi chiedono come sto.
Sono a pezzi.
Sono dieci mesi, quasi un anno, che non faccio una sana dormita.
Prima, quando lei era ancora nella pancia, perché era sempre agitata, anche di notte e non mi faceva dormire. Puntualmente, tra le tre e le quattro, arrivavano i calci.
Tutte le notti!
Poi, i primi cinque mesi, si svegliava due, tre volte per mangiare. Fortunatamente ero comoda,
avevo il mio latte.
Adesso che ha otto mesi ci sono i dentini che fanno male.
Ma anche un mese fa si svegliava almeno due volte.
Sempre tra le due e le quattro. Sempre interrompendo il mio sonno.
Sono a pezzi.
Ma ultimamente sono più serena perché so, spero, che finirà. Presto.
Tutti ti danno consigli più o meno utili. Ma nessuno capisce, solo chi ha vissuto lo stesso incubo.
Ho passato tante notti facendo leva sulla mia forza per non cadere nell’isterismo più nero. Notti in cui, per una frazione di secondo, ho capito cosa passa nella testa di quelle madri sciagurate che fanno male ai loro figli.
E ti senti sola.
Con lei che strilla e non sai cosa fare. È pulita. Ha bevuto. Ha mangiato. Ha sonno ma non riesce a riaddormentarsi.
Vuole stare solo in braccio e devi camminare per la stanza cullandola tra le braccia.
E tuo marito russa beatamente nell’altra camera. Non capisce o non vuole capire quanta stanchezza hai accumulato in questi mesi. Lui lavora. Anche io lavoro, ma questo sembra avere meno importanza.
Allora guardo lei, così bella, così fragile, così piccola e indifesa.
Darei la vita per lei.
Poi finalmente si addormenta, il mio angelo, il mio tesoro,
il mio amore. Mia figlia.

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